Un weekend nell’Appenino Reggiano: cosa vedere

by Aledandelion

Un weekend sull’Appennino Reggiano: Pietra di Bismantova e dintorni

In questo articolo troverai dei consigli per organizzare al meglio il tuo weekend alla scoperta della Pietra di Bismantova.

Qualche tempo fa ero stata catturata dalle foto di questa strana montagna, larga, alta e piatta, che sembra ergersi in mezzo al nulla, con la sommità liscia come una pietra di altare: è la Pietra di Bismantova, in provincia di Reggio Emilia.

 Ho quindi deciso di organizzare un weekend autunnale alla scoperta di questa zona dell’Emilia Romagna.

Appenino Emiliano: cosa vedere e fare

Scalare la Pietra di Bismantova

pietradibismantova

Una visita alla Pietra di Bismantova non può assolutamente mancare se decidi di spingerti alle pendici degli Appennini che dividono l’Emilia Romagna dalla Versilia. Si tratta di una ascesa adatta a tutti, e si può scegliere se salire direttamente in cima o percorrere un anello.  La salita diretta alla vetta dura circa una mezz’ora, è ben segnalata e non troppo impegnativa. In ogni caso consiglio scarpe da ginnastica e non infradito o stivaletti delicati. L’anello dura un paio di ore e permette di ammirare la pietra da ogni lato.

Io ho scelto di visitare la pietra al tramonto, dopo un trekking molto impegnativo, salendo quindi per la via diretta. Consiglio, se potete, di andarci proprio al tramonto: lo spettacolo del sole che cala dietro le vette degli Appenini in lontananza è davvero magica.

Trekking sul Monte Cusna

Il Monte Cusna è la cima maggiore dell’Appenino Reggiano, con i suoi 2121 metri di altezza e si trova a soli 3 km dal confine con la Toscana. Nelle giornate più terse infatti si può scorgere il mare delle Cinque Terre! Ci sono diversi sentieri per salire su questo monte. Io sono partita dal Rifugio Monte Orsaro, a 1300 metri, una costruzione nuova di zecca che invita a una sosta per assaggiare le specialità locali. Da questo rifugio si impiegano dalle 2.30 alle 3 ore per la salita.

Il sentiero ha una pendenza lieve ma costante, tranne nella parte finale dove diventa un pochino più faticoso. Di solito soffia un gran vento, quindi mi raccomando, attrezzatevi bene. Io sono stata fortunata perché il sole splendeva e non c’era un filo di vento, ma il sentiero rivolto verso nord presentava diversi tratti ghiacciati, quindi attenzione. Dalla cima del Monte Cusna si gode di una vista a 360 gradi su montagne, vallate, boschi e addirittura la Pietra di Bismantova, che così da lontano perde un po’ la sua maestosità. Quando arriverai in cima non vorrai più scendere!!

Questo trekking è davvero molto suggestivo in autunno, quando i boschi di faggio si tingono di un bel giallo.

Castelli di Matilde di Canossa

Questo territorio in passato è stato dominato da Matilde di Canossa, e i suoi castelli sono sparsi un po’ dappertutto. Io ho visitato il Castello delle Carpinete, a Carpineti, che si erge su uno sperone di roccia e compare all’improvviso mentre si guida sulla strada sottostante. Quando si cammina fra le sue rovine, vengono i brividi a pensare che è stato costruito quasi mille anni fa. Adiacente al castello c’è un buonissimo ristorante, il Ristorante del Castello, con personale gentile, ottime pietanze e prezzi onesti.

Un altro consiglio: passate sulla strada sotto al castello di notte, quando è tutto illuminato… spettacolo garantito!

La felicità è un piatto di formaggi al ristorante del Castello!

Castagneti secolari

La brava Matilde di Canossa ebbe l’idea di piantare dei castagni per assicurare sostentamento ai suoi sudditi, e ancora adesso è possibile passeggiare in questi boschi di castagni secolari. Quello più famoso è quello di Marola, più precisamente quello del monte Borello, dove, pagando un obolo di 2 euro a un casottello di fronte all’Abbazia Matildica di Santa Maria, potete avere accesso alla via crucis nel bosco e raccogliere tutte le castagne che riuscirete a portare!!

Degustare gnocco fritto, parmigiano e lambrusco

Non si può andare in Emilia senza assaggiare le prelibatezze locali, fra cui il Parmigiano Reggiano!!

Ma si può anche organizzare una visita a un caseificio: sul sito ufficiale è possibile consultare tutti i caseifici che offrono visite guidate e prenotare la propria visita.

Ti ho fatto venire voglia di organizzare un bel weekend nell’Appenino Reggiano?

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