Langhe: un itinerario di quattro giorni
Forse non tutti sanno che nel 2014 l’Unesco ha dichiarato i paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato Patrimonio dell’Umanità.
Le Langhe infatti colpiscono per i vigneti che ricoprono ordinatamente delle dolci colline sulla cui sommità si trovano spesso castelli o rocche.
Ecco un itinerario di 4 giorni nelle Langhe con qualche suggerimento sull’enogastronomia locale: io adoro mangiare e ogni volta che viaggio cerco di assaggiare i prodotti e le specialità locali.
Quando andare nelle Langhe?
Io ci sono stata a cavallo di Capodanno. Il periodo migliore è ovviamente l’autunno, che regala degli scorci mozzafiato delle vigne incendiate dai colori fiammeggianti delle foglie delle viti, anche se si rischia di non vedere nulla per la nebbia. Anche la primavera è un ottimo periodo, con i colori intensi del verde della natura che rifiorisce.
Un lato negativo del periodo invernale, oltre al freddo pungente, è la chiusura di tanti castelli. Il lato positivo sta nel poco – o nullo – affollamento e nei tramonti bellissimi. Oltre che nel poter mangiare mezzo chilo di tajarin senza sentirsi troppo in colpa… si sa che col freddo si bruciano più calorie!
Cosa mi aspettavo da questo tour nella Langhe prima di partire:
- buon cibo
- paesaggi mozzafiato
- giro delle panchine giganti
E non sono stata delusa!

Dove alloggiare nelle Langhe?
Io ho scelto di alloggiare per il mio soggiorno di 4 giorni nelle Langhe in un delizioso appartamento trovato su Airbnb a Cherasco, località che si trova in posizione strategica a pochi minuti da Alba. Il centro storico del paesino è molto carino, con diversi negozi gastronomici interessanti: grissini, i famosi baci di Cherasco e dell’ottimo cioccolato!
A Cherasco infatti c’è Riccardi, una cioccolateria artigianale. Vale la pena anche solo entrare nel piccolo negozio per annusare il profumo del cioccolato e scambiare qualche chiacchiera col proprietario.
Cosa vedere nelle Langhe?
Ecco qualche consiglio se vi piacciono borghi, castelli e paesaggi mozzafiato.
Le panchine giganti delle Langhe
Le panchine giganti sono un’attrazione tipica delle Langhe. Sono opera del designer Chris Bangle che ha deciso di regalare agli adulti la sensazione di tornare bambini in un territorio dalla grande bellezza.
Alcune sono facilmente raggiungibili, altre meno. Io sono riuscita a visitarne ne: due rosse e una azzurra.
LA MORRA – Prima di arrivare al paese si incontra proprio a lato strada la panchina gigante rossa. Salirci è un’impresa per me – che non sono molto agile, e quel giorno indossavo una gonna di jeans – un po’ difficile, ma la vista sulle vigne è davvero affascinante.
DIANO D’ALBA – Purtroppo questa panchina si trova dietro un ristorante, il cui cancello impedisce l’accesso. Per raggiungerla scalo una parete quasi verticale, in mezzo al fango. L’impresa però vale la vista che si gode dalla panchina, in mezzo ai filari delle viti.
Nella strada che raggiunge la panchina ho anche visto un capriolo che correva fra le vigne: che emozione, non ne avevo mai visto uno così da vicino!
NEIVE – A poca distanza del paese c’è la panchina gigante verde, da cui mi godo uno splendido tramonto. Per raggiungere questa panchina bisogna camminare una ventina di minuti su un sentiero nelle vigne che verso la fine diventa un po’ fangoso. Ma ne vale davvero la pena: guardate che vista!


I CASTELLI DELLE LANGHE: RODDI, SERRALUNGA D’ALBA, GRINZANE CAVOUR E CASTIGLIONE FALLETTO
Un itinerario nelle Langhe non può trascurare i castelli che punteggiano le colline.
Uno dei più scenografici è quello di Serralunga d’Alba, posto su un’altura che domina il borgo sottostante. Purtroppo non ho potuto visitarlo in quanto è chiuso durante l’inverno e mi sono limitata ad ammirarlo dall’esterno. Mi riprendo dalla delusione con un bel pranzetto a base di antipasti misti tipici della zona (tartare, vitello tonnato, formaggi) e un bel bunet, il famoso budino piemontese.
Roddi è soprattutto famoso soprattutto per il tartufo: qui infatti c’è l’unica “Università” per cani da tartufo al mondo. Lungo le vie del paese ci sono diverse installazioni che ritraggono uomini e cani alla ricerca del pregiato fungo ipogeo. Sebbene il tartufo non mi piaccia sono affascinata dal rapporto che si instaura fra il cercatore di tartufo e il suo cane.
Roddi è anche il paese della poesia, come dimostrano le varie poesie sparse qua e là per i muri del paese.
Anche Roddi ha il suo bel castello, purtroppo chiuso nel periodo invernale.
L’unico castello che sono riuscita a visitare è il famosissimo Castello di Grinzane Cavour. La visita guidata viene condotta nientepopodimeno che dal con il conte Camillo Benso di Cavour in persona! La visita è interessante e ricca di aneddoti, ve la consiglio!
Anche a Castiglione Falletto c’è un castello, meno imponente degli altri due, e si può osservare un bellissimo tramonto sulle vigne.


BELVEDERE SULLE LANGHE: LA MORRA E DIANO D’ALBA
La Morra è famosa sopratutto per il proprio balcone affacciato sulle Langhe. Vi consiglio di fermarvi fino al tramonto per godere dei bellissimi colori che dipingono le colline e i filari di viti.
Anche dal Belvedere di Diano D’Alba, in posizione rialzata rispetto al paese, si gode di una vista mozzafiato.
Vi consiglio di fermarvi a pranzo in un’osteria ruspante e familiare, la Locanda Batista http://www.locandabatista.it/ Io prendo un piatto di tajarin al ragù di salsiccia… e mi arriva una montagna di pasta! Si può notare la mia faccia soddisfatta! Ve lo consiglio: ottima qualità, ambiente informale e prezzi modici.
CULT ENOGASTRONIMOCI: BARBARESCO E ALBA
A Barbaresco non si può non degustare il vino omonimo! Il mio consiglio è di perdersi nel borgo, entrando nella cantina che vi ispira maggiormente. A Barolo c’è una torre su cui si può salire… se non ci passate in un giorno molto nebbioso, come ho fatto io!
Alba,il paese delle nocciole (anzi, della Nutella!) rispetto agli altri paesi, è una metropoli. Il centro è un piccolo gioiello, con interessanti negozi enogastronomici. Passeggiando per le sue vie non si può non sentire il penetrante odore di tartufo nell’aria che viene dalle bancarelle che i negozianti espongono fuori dai loro negozi!
Vitello tonnato
Formaggi
Tartare
Bunet
Agnolotti
TOCCATA E FUGA NEL MONFERRATO: CANELLI E NEIVE
Piccola incursione nel Monferrato, dove visito Canelli, un delizioso borgo arroccato su un’altura, famoso per le cantine sotterranee dove invecchiano gli spumanti. Mi raccondo: prenotate la visita guidata a queste cantine! Purtroppo ho deciso all’ultimo la visita di Canelli e le visite erano già piene.
Neive è un altro borgo delizioso, in cui perdersi passeggiando.

Ho adorato questa parte del Piemonte che non conoscevo e sicuramente ci tornerò in una stagione più favorevole, magari durante l’autunno per godere del foliage delle viti.